esca oloturia

esca oloturia
Codice Prodotto: esca oloturia
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Holothuria forskali Delle Chiaje, 1823 Oloturia, cetriolo di mare  
           

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Phylum
Echinodermata
Ordine
Holothurioidea
Famiglia
Holothuriidae

Ambiente: Vive su fondali sabbiosi o fra le praterie di posidonie, da pochi metri fino a 100 m.

Caratteri distintivi: Presenta un corpo allungato e cilindrico, con tegumento spesso e coriaceo oppure molle. Nella porzione ventrale sono presenti i pedicelli ambulacrali disposti in più file. Questa specie se disturbata emette dei filamenti tubolari biancastri detti tubi di Cuvier. La colorazione è nera.

Dimensioni: Può raggiungere una lunghezza massima di 25 cm.

Note biologiche e comportamentali: Le oloturie vivono in fondali sabbiosi e strisciano sul fondo, sono dei detritivori ed utilizzano i loro brevi tentacoli per la raccolta del cibo. La riproduzione avviene in inverno.

Distribuzione: Mediterraneo, Atlantico orientale dal Portogallo alla Scozia.

                                       

L’Oloturia è un Echinoderma dalla forma cilindrica simile ad un cetriolo con le due estremità leggermente appuntite ed una pelle molto dura, conosciuta con nomi popolari che evocano la sua forma e che evito di citare in questo contesto. A differenza degli altri Echinodermi che hanno la bocca in corrispondenza dell’ano, l’Oloturia ha la bocca su una estremità e l’ano sull’altra, ma per quanto riguarda i polmoni questi sono situati dalla parte dell’ano. Spesso il suo intestino serve da abitazione per un minuscolo pesciolino, il Carapus Acus o Fierasfer, che manca delle pinne ventrali che potrebbero infastidire il padrone di casa solleticandone l’intestino, e ha l’apertura anale poco sotto la bocca in modo da poter espletare le sue funzioni fisiologiche semplicemente affacciandosi.

Recupero

Per procurarci l’Oloturia, dobbiamo immergerci con una maschera su fondali di vario tipo, sulla roccia, tra le posidonie, sui fondali rocciosi misti a sabbia. In alternativa è possibile procurarsela da qualche professionista imbarcato sulle paranze per la pesca a strascico o che utilizzi le reti fisse (tramaglio).

ATTENZIONE: dal 2009 l'Oloturia rientra tra le specie protette, pertanto ne è vietato il prelievo. Per maggiori informazioni leggere le NOTE.

Conservazione
Temperatura di Conservazione
Indicazioni per l' Impiego
Tecnica di Impiego

L’innesco della Oloturia prevede innanzi tutto di separare la membrana che separa la pelle dura dai visceri: procederemo fissando un chiodo su una tavoletta di legno che faremo uscire dall’altra estremità, poi prenderemo l’oloturia e ne taglieremo un pezzetto da entrambe le estremità, quindi praticheremo un taglio longitudinale lungo tutta la lunghezza dell’Oloturia, toglieremo i visceri e fisseremo lo strato così ottenuto con due chiodi sulla tavoletta di legno. A questo punto, armati di tanta pazienza, dovremo utilizzare un raschietto per staccare la membrana che ci interessa, dalla pelle esterna dura. Dopo questa lunga operazione, otterremo una membrana molto simile ad un pezzo di calamaro, più rugoso di quest’ultimo e di colore bianco o punteggiato di marrone. L’Oloturia così preparata potrà essere impiegata per innescare i palamiti oppure nel Surf Casting, preferendo le ore notturne per insidiare grossi saraghi ed orate. Se non utilizzeremo tutta la quantità di Oloturia preparata come esca, potremo congelarla perché manterrà praticamente inalterate le sue capacità attrattive. Ricordate che l’operazione di preparazione dell’Oloturia va fatta subito dopo averla pescata, altrimenti i suoi tessuti si induriscono rendendo impossibile la preparazione della stessa col metodo anzi descritto.

Innesco
Periodo di Impiego
Amo Ottimale
Prede

L’Oloturia utilizzata come esca è destinata alla pesca del pesce bianco come saraghi, orate e paraghi.

Note

ATTENZIONE: il nuovo REGOLAMENTO (CE) N. 407/2009 DELLA COMMISSIONE EUROPEA del 14 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche, ha inserito nuove specie protette tra le quali la Holothuria volgarmente: "oloturia" o "cetriolo di mare. Nell'all. D, L 123 pag. 43, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell' Unione europea del 19 maggio 2009, questo regolamento specifica l'aggiunta delle Holothuria nelle specie selezionate dalla CITES alla pari di tutti gli animali in via d'estinzione. ( http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:123:0003:0061:IT:PDF )

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

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